Call for papers N. 13/2023 “Natura”

CFP Il Pensare n. 13/2023

Natura

«In senso proprio, che cosa sa l’uomo su se stesso? Forse che, una volta tanto, egli sarebbe capace di percepire compiutamente se stesso, quasi si trovasse posto in una vetrina illuminata? Forse che la natura non gli nasconde quasi tutto, persino riguardo al suo corpo, per confinarlo e racchiuderlo in un’orgogliosa e fantasmagorica coscienza, lontano dall’intreccio delle sue viscere, dal rapido flusso del suo sangue, dai complicati fremiti delle sue fibre? La natura ha gettato via la chiave, e guai alla fatale curiosità che una volta riesca a guardare attraverso una fessura dalla cella della coscienza, in fuori e in basso, e che un giorno abbia il presentimento che l’uomo sta sospeso nei suoi sogni su qualcosa di spietato, avido, insaziabile e, per così dire, sul dorso di una tigre. In una tale costellazione, da quale parte del mondo sorgerà mai l’impulso verso la verità?»

Con questa forte interrogazione il giovane Nietzsche apriva uno dei suoi brevi ma incisivi scritti intitolato Su verità e menzogna in senso extramorale, pubblicato 150 anni fa. “La natura ha gettato via la chiave”… ecco questa domanda ancora oggi interrogarci in maniera radicale, in questo pieno meriggio dell’antropocene in cui le questioni inerenti al “transumanesimo” dominano la scena culturale e in cui la tecnica sta sempre di più assorbendo i nostri spazi di libertà. La domanda drammatica è se ancora oggi esiste uno spazio di emersione per la domanda sulla “natura”, così variamente presente e così variamente declinata nella storia del pensiero e tuttavia sempre più obliata nelle questioni che oramai sempre di più attanagliano un’umanità sradicata dal proprio rapporto con la grande “compagna di cammino” del suo percorso preistorico e storico. Soprattutto, tale domanda sulla natura interroga anche la scienza che proprio dal dominio tecnico, e dall’uso che se ne fa, sembra essersi anch’essa allontanata dal senso della domanda originaria sulla natura.

Alla luce di queste brevi, ma credo essenziali, considerazioni il presente numero de Il Pensare si apre a prospettive che intendono spaziare in maniera interdisciplinare tra le scienze e la filosofia, dalla questione ecologia a quella della tecnica, senza tralasciare gli aspetti metafisici e speculativi della questione, per cercare, se non di ritrovare “la chiave”, almeno di dare un’occhiata “dal buco della serratura” per cercare di vedere, ad oggi, se e in che modo la “Natura” è ancora in grado di farsi in qualche modo sentire dalle distanze siderali in cui l’abbiamo relegata.

Si prega quindi chi fosse interessato a partecipare di inviare il proprio contributo (non più di 50.000 caratteri in formato word [no rtf, pdf, odt]) con i dati personali a parte, al seguente indirizzo: marco.casucci@unipg.it entro e non oltre il 30 ottobre 2023.

Gli articoli saranno sottoposti a peer review e pubblicati sul sito www.ilpensare.net

Natura”

In the short essay On Truth and Lies in a nonmoral sense, published 150 years ago, Nietzsche said that «Nature threw away the key ». This statement still questions us in a radical way today, in this full noon of the Anthropocene, in which questions relating to “transhumanism” dominate the cultural scene and in which technology is increasingly absorbing our spaces of freedom. The dramatic question is whether even today there is a space for the emergence of the question about “nature”, so variously presented and so variously declined in the history of thought, and yet increasingly forgotten in the questions that grip an increasingly uprooted humanity from his relationship with the great “travelling companion” of his prehistoric and historical journey. Above all, this problem about nature also questions science which, precisely from the technical domain, and from the use we made of it, seems to have moved away from the meaning of its original questioning about nature.

In the light of these brief, but I believe essential, considerations, this issue of Il Pensare opens to perspectives that intend to range in an interdisciplinary way between science and philosophy, from the question of ecology to that of technology, without neglecting the metaphysical and speculative aspects of the question.

Therefore, anyone interested in taking part must send his own contribution (no more than 50,000 characters in word format [no rtf, pdf, odt]) – in Italian, English, French, German or Spanish language – with personal data in a separate document, to the following address: marco.casucci@unipg.it no later than October 30th 2023.

The articles will be subjected to peer review and published on the website www.ilpensare.net